Il progetto Ausilia lancia la “sperimentazione dell’abitazione accessibile”

Migliorare l’autonomia delle persone con deficit motori e cognitivi e rendere migliore la qualità della loro vita grazie a soluzioni avanzate di domotica: questo l’obiettivo dell’ambizioso progetto Ausilia, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e frutto della collaborazione tra i Dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Trento, l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari del Trentino.

Il progetto Ausilia è stato presentato il 25 Maggio scorso presso l’Ospedale Villa Rosa di Pergine Valsugana, che sarà anche il luogo ove le fasi “pratiche” del progetto prenderanno il via: all’interno della struttura sanitaria di Villa Rosa a Pergine sono stati, infatti, realizzati un appartamento infrastrutturato e un laboratorio di analisi e sperimentazione degli ausili e dei diversi ambienti-casa.

L’appartamento domotico sarà un ambiente di vita e di lavoro in grado di ospitare pazienti con disabilità motorie, cognitive non gravi e sensoriali con il loro caregiver, e sarà connesso virtualmente ai laboratori di analisi e progettazione dell’Università di Trento, che attraverso un sistema di sensori e camere, monitoreranno l’esperienza del paziente. Durante la permanenza, la persona svolgerà le normali azioni quotidiane (si preparerà il pranzo, si laverà, si riposerà, etc.) ed ogni sua attività verrà registrata dai sensori presenti all’interno dell’appartamento, che permetteranno di visualizzare il corpo della persona in modo anonimo, sotto forma di un “avatar” costituito da un insieme di punti. Sarà quindi possibile bloccare l’immagine in movimento, analizzarla da diverse angolazioni e controllare la frequenza cardiaca e respiratoria, la sudorazione, l’ampiezza dei movimenti delle varie articolazioni e le pressioni di carico.

Il paziente vivrà, quindi, in un ambiente-casa pienamente realistico e potrà valutare e apprendere l’utilizzo di un vasto insieme di soluzioni potenzialmente adatte alle sue capacità, supportato in questo percorso da personale sanitario riabilitativo che, elaborata inizialmente una griglia di valutazione dei bisogni dell’utente, attraverso l’interpretazione e la gestione dei dati ricevuti dal comparto ingegneristico produrranno un vero progetto per “abilitare” l’utente stesso alla vita nel proprio domicilio: progetto che contemplerà dalla valutazione degli ausili necessari (per il movimento, per una corretta postura, per l’autonomia domestica, per la comunicazione ecc.), fino alle opportune modifiche ambientali e alla tecnologia/domotica utile per una maggior autonomia-sicurezza e conseguente riduzione dell’impegno assistenziale.

Un progetto veramente avveniristico per quel che riguarda la progettazione accessibile, visto che permetterà ad ogni utente con disabilità di prevedere e progettare anche le attrezzature necessarie nella sua casa in maniera del tutto personalizzata alle sue caratteristiche e alle difficoltà che potrà incontrare nel percorso riabilitativo.

Una delegazione della Goman Srl è stata invitata ed ha partecipato alla presentazione del progetto per conoscere questa importante realtà e gettare basi per future collaborazioni, visto che la nostra Mission aziendale ben si sposa con quella del progetto: mettere al centro dell’attenzione le necessità di coloro che hanno difficoltà motorie e guardare con ottimismo a un futuro in cui la progettazione delle abitazioni (in particolare dei bagni) sia volto ad assicurare un “diritto alla normalità” per tutti, con un occhio rivolto al design esteticamente gradevole e alle innovazioni tecnologiche.

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